Il progetto si focalizza sulla progettazione e commercializzazione di macchine automatiche per il riempimento e il dosaggio di prodotti polverosi e granulari. Food e non-food. Si vuole offrire al mercato una gamma di soluzioni modulari dalla facile configurazione, consentendo al cliente finale di ottenere il packaging desiderato.
Da chi è formato il team, la vostra età?
Il nostro team è formato da Christian Cevoli, 46 anni, Mirko Galvani, 36 anni e Krystian Morcioni, 24 anni.
Descrivi in poche righe l’attività che svolgerete dopo aver impiantato l’impresa
Ci occuperemo della progettazione e produzione di macchine automatiche per dosatura e riempimento e dei servizi connessi. Nello specifico le nostre applicazioni si rivolgeranno ai clienti che richiedono un packaging primario (packaging a contatto con il prodotto) realizzato in sacco di carta preformato.
L’idea nasce da una passione personale o dalla prevalente sensazione che possa produrre business?
La mia esperienza personale (Christian Cevoli, ndr), come fornitore di servizi per aziende che operano nel settore del packaging alimentare, mi ha permesso di entrare in contatto con una potenziale richiesta di macchine dalle caratteristiche di compattezza e flessibilità d’uso.
La nostra proposta tecnica racchiude queste caratteristiche. Inoltre ho potuto verificare su tre aziende che il comparto delle macchine per insacco e dosatura ha consentito a queste di svilupparsi in termini di fatturato.
Chi è il tuo modello di imprenditore/imprenditrice… e perché?
Nella mia storia professionale ho avuto l’opportunità di incontrare e conoscere personalmente almeno due imprenditori che mi hanno particolarmente colpito per i risultati che sono riusciti a realizzare.
Entrambi sono partiti da “zero” e nel corso della loro carriera mi hanno potuto dimostrare che tenacia, consapevolezza e chiarezza degli obbiettivi da raggiungere sono elemento determinante nella realizzazione di un progetto di business.
A tuo parere l’ostacolo più alto per una nuova impresa qual è?
Per la nostra idea di business è sicuramente la copertura finanziaria necessaria ad avviare la produzione.
Il fabbisogno di materiali e manodopera per la produzione e progettazione costituiscono la parte principale dei costi di gestione.
Quali benefici in particolare avete ricevuto dal percorso di formazione intrapreso insieme a Nuove Idee Nuove Imprese?
La possibilità di mettere in discussione e quindi poter revisionare la nostra idea di business iniziale.
Un “bagno di consapevolezza” doloroso ma necessario per aumentare l’efficacia del futuro modello di business.
Se tu avessi davanti un politico col potere di legiferare, quale provvedimento gli chiederesti con attuazione immediata?
Chiederei di impegnarsi per una assoluta integrazione tra il mondo della scuola-università e quello del lavoro.
Rilevo una grossa difficoltà a trovare giovani ragazzi con una preparazione sufficiente ad entrare nel mondo del lavoro.
Sei convinto che la pandemia abbia solo creato danni o credi si siano anche aperte delle nuove opportunità?
Ritengo che come ogni grande crisi ne usciremo cambiati e con diverse opportunità da cogliere.
Anche nel settore industriale in cui andremo ad operare alcuni concetti consolidati, soprattutto sulle catene di fornitura lunghe, stanno cambiando.
La produzione sembra voler tornare verso il mercato nazionale a seguito della difficoltà di approvvigionamento che anche noi stiamo sperimentando.
La pandemia ha rimodulato la tua idea di impresa o è rimasta invariata?
L’idea nasce dal periodo pre-pandemia ed è rimasta sostanzialmente invariata.
Il nostro mercato sta soffrendo maggiormente l’incertezza data dalla fiammata dei prezzi delle materie prime.
Questo elemento sta generando una forte instabilità nei piani di investimento dei potenziali clienti con cui mi sono interfacciato.
Vi siete posti il tema dell’impatto ambientale della vostra attività? Avete immaginato soluzioni per attenuarle?
La nostra attività è legata ai temi della produzione industriale e non abbiamo ancora analizzato il tema dell’impatto ambientale. Sicuramente le nostre macchine non saranno studiate per essere impiagate su packaging in materiali derivati dal petrolio o non eco-sostenibili.
Maggio 21, 2024
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